Come funziona la terapia di coppia?

By | Maggio 4, 2022
coppia

L’amore è il più nobile dei sentimenti, ma sicuramente non è tutto rosa e fiori. Chiunque si trovi all’interno di una coppia sa bene che ci sono momenti di serenità ma anche momenti difficili, il trucco sta nel saperli superare. Il problema sorge allorquando la crisi persiste e non si supera, cosa si può fare in quel caso? La terapia di coppia diventa una valida alternativa, magari anche seguita con uno psicologo online. Di seguito ti spieghiamo come funziona la terapia di coppia.

Terapia di coppia, cos’è

Per capire come si pone in essere una terapia di coppia dobbiamo innanzitutto spiegare in cosa consiste. Possiamo definirla infatti come lo strumento atto alla risoluzione di conflitti e problemi tra partner. Grazie al terapista i due possono dare voce ai loro pensieri, ai loro sentimenti e discutere insieme sul da farsi. Di norma si dà maggiore rilievo alla loro relazione, a come essa si sia evoluta e a quali si siano stati I motivi scatenati la crisi. Si pone altresì l’accento sulle modalità di comunicazione e su come cambiare approccio laddove sia sbagliato.

Lo scopo insomma diventa quello di dare ai due partner, siano essi coniugi o non, una interpretazione diversa del loro rapporto. È importante cioè assumere consapevolezza dei propri comportamenti, se sono sbagliati rettificarli. Lo psicologo aiuta a mettere in atto queste modifiche all’interno del rapporto di coppia, per portare ad una ventata positiva di novità.

Come si fa una terapia di coppia

Per una terapia di coppia ad hoc, i due partner si devono sedere entrambi davanti al terapeuta. Quest’ultimo parte dalle basi, per portare i due a discutere liberamente senza avere remore a dire ciò che si pensa. Lo psicologo ha un ruolo terzo e imparziale, non si schiera verso l’uno e verso l’altro perché l’obiettivo è portare i due un’altra volta sulla stessa lunghezza d’onda, disseppellendo vecchi problemi e risolvendoli partendo quindi da zero. Ecco perché il punto di partenza per il libero professionista è l’anamnesi: chiede cioè la storia della relazione ma anche la storia dei due partner in quanto singoli. In questo modo potrà sviluppare una comprensione più profonda. La maggior parte degli psicologi, cerca non di scansare gli equivoci piuttosto di risolverli attraverso la comunicazione. I partner che hanno una crisi non riescono da soli a lavorare su qualcosa che disturba il loro rapporto, per cui è importante l’intervento del terapeuta che possa proporre metodi alternativi per la gestione delle situazioni problematiche.

La questione figli

La terapia di coppia coinvolge anche i figli? La risposta è no. Il problema sta nella coppia, i figli restano da parte. Se invece si vuole coinvolgere anche la prole, la terapia di coppia si trasforma in terapia familiare. So due contesti diversi, perché focalizzano l’attenzione su dinamiche differenti. La crisi che coinvolge il rapporto tra partner è loro e basta, i bambini non c’entrano, e quindi tutte le problematiche vanno rivolte all’interno della coppia. Sicuramente se c’è del freddo tra marito e moglie, i bambini avvertono che qualcosa non va e di conseguenza sentono i malesseri dei problemi di coppia. Tuttavia non conviene portare anche loro in terapia, perché i loro comportamenti magari di ansia e di apprensione sono conseguenza dei malesseri in famiglia.

Sicuramente risolvendo piano piano la crisi personale nella relazione, anche i figli cominciano a cambiare atteggiamento e sono molto più positivi e propositivi. Lo psicologo aiuta proprio a modificare questi atteggiamenti a ritrovare l’amore, la passione, e a superare la crisi riprendendo proprio dal punto in cui qualcosa si è rotto. La terapia di coppia è davvero importante e può aiutare a raggiungere ottimi risultati.