Bankitalia: occorre perseguire lo sviluppo

By | Ottobre 10, 2016
banca d'italia

Fabio Panetta, vicedirettore generale di Bankitalia, nel corso del convegno “Obbligati a crescere”, alla presenza, tra gli altri del Presidente della Repubblica Mattarella, ha dichiarato che è necessario, pur negli spazi ridotti esistenti, continuare a proseguire nella politica di sostegno alla crescita, ricordando che “alla mancata crescita sono direttamente imputabili gli squilibri che oggi gravano sul settore bancario e sul mercato del lavoro, l’aumentata incidenza della povertà e il mancato aggiustamento dei conti pubblici. Il ritorno allo sviluppo è la chiave per avviare il riassorbimento”.

Certamente non si può non concordare su quanto enunciato, Panella ha assolutamente ragione, il problema è come perseguire questi principi. Le tasse, in realtà, non sono soltanto quelle che fisicamente ci si reca a pagare, c’è una miriade di tasse cosiddette nascoste che paghiamo senza rendercene conto: le accise sui carburanti, le tasse su luce e gas, quelle sulle sigarette e sui vari giochi e giochini. Un’indagine ha rivelato che in media ciascun italiano spende in media 15 Euro al giorno in tasse. L’annunciata riduzione dell’ Irpef va bene, per carità, ma è un’azione politica che attrae consenso.

Probabilmente se si riducessero in maniera sensibile le accise sui carburanti, ad esempio, ci sarebbe una ricaduta a catena a partire dal risparmio diretto dei cittadini per finire alla riduzione dei costi dei trasporti che dovrebbe riflettersi in una riduzione dei prezzi al dettaglio con conseguente ripresa dei consumi. Sembra, però, che resti prioritario attrarre consenso politico piuttosto che cercare di fare qualcosa di più concreto.